San Napoleone martire. Evoluzione di un culto politico dopo la morte dell’imperatore

Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ricercatore in Storia Moderna, autore del libro "San Napoleone. Un santo per l'Impero"

La diffusione del culto di san Napoleone costituisce uno dei tratti più significativi del tentativo compiuto dal Bonaparte negli anni del Consolato e dell’Impero di favorire la costruzione del consenso per la propria persona attraverso le forme della sacralizzazione della politica. Il presunto patrono dell’imperatore, campione della fede in realtà ignoto ai martirologi e ai repertori agiografici, rappresentò infatti un importante strumento per il radicamento dell’adesione per il regime, continuando a rivestire, anche negli anni posteriori alla caduta del primo Impero, un riferimento tutt’altro che secondario per le personalità più legate all’esule di Sant’Elena.

Oltre a porre l’accento sulla sopravvivenza clandestina del culto di san Napoleone in Francia negli anni della Restaurazione borbonica, l’intervento si propone di ripercorrere – anche attraverso un nutrito numero di rappresentazioni iconografiche – gli aspetti più significativi che ne caratterizzarono la momentanea ripresa all’indomani dell’ascesa al potere imperiale di Napoleone III nel quadro della nuova legittimazione dinastica.