Carte d'Italie

L’innovazione tecnica, il valore geopolitico e di testimonianza storica verranno approfonditi nel corso della conferenza "Carte d’Italie. La prima campagna d’Italia di Napoleone Bonaparte nelle carta geografica di Bacler d’Albe".
Un progetto ambizioso voluto dallo stesso Napoleone quando era generale in capo dell’Armata d’Italia:riunire un territorio vasto come l’Italia centro settentrionale in un’unica carta, indispensabile strumento di natura strategica e politica.Assegnò l’oneroso compito a Bacler d’Albe, disegnatore e pittore di battaglie al suo seguito e capo del suo bureau topographique per l’organizzazione della topografica militare.Dopo quattro anni, dal 1798 al 1802, Bacler d’Albe consegna la “Carte d’Italie”, che oggi rappresenta uno tra i massimi risultati della cartografia d’inizio Ottocento e che segna il definitivo passaggio dalla cartografia pittorica a quella geometrica, accompagnando la svolta che condurrà dall’ età moderna all’ età contemporanea. L’innovazione tecnica, il valore geopolitico e di testimonianza storica verranno approfonditi nel corso della conferenza “Carte d’Italie. La prima campagna d’Italia di Napoleone Bonaparte nelle carta geografica di Bacler d’Albe”, che si svolgerà giovedì 11 ottobre 2012 alle ore 16.00 presso le Sale Impero del Museo.Alla tavola rotonda interverranno: il professore Lucio Villari, docente di storia contemporanea pressol’Università Roma Tre e storico del periodo napoleonico in Italia; il professore Claudio Cerreti,docente di geografia presso l’Università Roma Tre ed esperto di cartografia; la professoressa Isabelle Dumont, esperta di geografia sociale e geostoria. Sarà presente il professore Umberto Broccoli, Sovraintendente ai Beni Culturali di Roma Capitale. Le sei grandi tavole della “Carte d’Italie”, corredate da una serie di incisioni che ripercorrono i momenti principali della prima campagna d’Italia, saranno esposte fino al 13 gennaio 2013 nella Sala della Grafica del Museo Napoleonico, che le ospita grazie alla generosa donazione del Conte Pompeo Campello. Il quaderno della mostra è pubblicato grazie al contributo della Palombi Editori.