Testo di Silvio Di Francia, Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma
Particolarmente felice risulta la scelta di inaugurare il nuovo spazio espositivo del Museo Napoleonico con la mostra “Napoleone. Fasto Imperiale. I tesori della Fondation Napoléon”. I nuovi ambienti sono destinati ad ospitare le esposizioni temporanee, evitando così di penalizzare le collezioni permanenti del Museo, come avveniva in passato. Questo spazio che apre ora nel cuore di Roma risulterà un luogo centrale per la divulgazione della memoria napoleonica, in questi anni in cui le ricorrenze bicentenarie si succedono con quel ritmo incalzante, che fu proprio dell’epopea dell’Imperatore attraverso l’Europa nei primi due decenni del XIX secolo.
La mostra presenta una selezione di oggetti provenienti dalle collezioni della Fondation Napoléon di Parigi, imprescindibile punto di riferimento per gli studi napoleonici a livello mondiale. Nata da un legato del collezionista Martial Lapeyre ed arricchita da oltre tre lustri di oculati acquisti, attraverso una grande varietà di tipologie d’oggetti, sempre caratterizzati da un’alta qualità formale, la raccolta presenta non solo lo splendore ufficiale della corte imperiale ma anche i suoi aspetti più intimi e domestici. Grazie a questa caratteristica trova una cornice ideale nel Museo Napoleonico che nasce dalla collezione del conte Giuseppe Primoli, discendente del “ramo romano” dei Bonaparte, intenzionato a documentare la storia familiare attraverso un’ottica privata e quotidiana.
Presentata per la prima volta a Parigi nel 2004 e in Messico nel 2006, la collezione viene ora fatta conoscere per la prima volta al pubblico italiano (una seconda tappa avrà luogo nelle Residenze Napoleoniche dell’Elba) e dà l’avvio, idealmente, alla serie di importanti iniziative che dall’anno prossimo celebreranno il quinquennio napoleonico a Roma (1809-1814). La mostra nasce nel segno di una collaborazione con la Fondation Napoléon, che auspichiamo possa estendersi in futuro ad altre iniziative, e si inserisce nell’impegno di fattiva cooperazione con le altre istituzioni napoleoniche che ha caratterizzato l’attività del Museo Napoleonico negli ultimi anni.