Duo, flauto e pianoforte

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08/04/2007
Museo Napoleonico

Nell'ambito di "A Pasqua Roma ti sorprende. Quando l’arte diventa spettacolo" il museo ospita un concerto incentrato nelle sonorità del flauto e del pianoforte, con l’esecuzione di musiche di Haydn, Beethoven e Schubert.

Gli otto pezzi di Haydn del 1793 furono composti per Flötenuhr, uno strumento musicale ad orologeria con registri di flauto e mantice, che ad un’ora prestabilita, entrava in funzione aprendo le valvole corrispondenti alle canne. Strumenti di questo tipo erano in possesso del Principe Nicola Giuseppe di Esterházy, presso il quale il musicista prestava la sua opera. Oggi quelle composizioni sono eseguite con il flauto traverso ed accompagnate al pianoforte, per mantenendo inalterato lo spirito originale. Anche altri musicisti, quali C. P. E. Bach, Mozart e Beethoven composero per questo strumento. Successivamente di Beethoven si ascolterà la serenata op. 41 del 1803. Qui il musicista si cimenta con una forma di componimento nata nella seconda metà del ’700, affine al notturno, al divertimento ed alla cassazione, da eseguire all’aperto con un organico tipicamente composto da fiati. La struttura ricalca generalmente quella della suite con marce d’apertura e di chiusura e minuetti. Comprende numerosi tempi, ma meno sviluppati rispetto ad altre composizioni e soprattutto il contenuto musicale è di carattere leggero e di forma più libera.
Infine, di Schubert l’Introduzione, Thema e Variazioni sul Lied “Ihr Blumlein alle, die sie mir gab” (D 795 n° 18) op. 160 del 1824, composta specificatamente per il flautista Ferdinand Bogner. In questo caso è la variazione ad essere il centro della composizione. Un tema viene esposto, completato, ornato e per quanto profonde possano essere le modificazioni da esso subite, resta tuttavia riconoscibile e di fatto, da un punto di vista tonale, rimane allo stato di riposo, senza, quindi, dare origine a scomposizioni e modulazioni che gli consentono di raggiungere un’altra tonalità. Caratteristica della musica di Schubert è il superamento della forma classica, che in Beethoven aveva invece trovato la sua massima espressione. Nella sua musica si entra in una atmosfera di riflessione più intima e lirica, in cui i temi e le modulazioni risultano di ineffabile dolcezza, con una elaborazione spesso irregolare rispetto al modello tonale di riferimento ed in cui il rigore della costruzione classica si rivela dissolto per lasciare spazio ad un procedere estatico ed errabondo, che sembra un fluire infinito.
DUO: ANDREA MONTEFOSCHI flauto, MICHELE D’AMBROSIO pianoforte
F.J.HAYDN 8 Pezzi for the Musical Clock (Flotenuhr 1793): Allegretto – Andante - Allegro non troppo - Andante, Allegro – Allegretto - Allegro vivace - Minuetto - Presto
L.v.BEETHOVEN Serenade op. 41: Entrata, Allegro - Tempo ordinario d’un Menuetto, Trio I, Trio II - Molto allegro - Andante con Variazioni 1,2,3 - Allegro,scherzando e vivace – Adagio - Allegro, vivace e dinvolto
F. SCHUBERT Introduzione, Thema e Variazioni sul Lied “Ihr Blumlein alle” op.160: INTRODUKTION, Andante - THEMA Trockne Blumen, Andantino - Variazioni I,II,III,IV,V,VI,VII Allegro

Informazioni

Luogo
Museo Napoleonico
Biglietto d'ingresso

Libero fino a esurimento posti

Informazioni

06 82059127 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.30)

Tipo
Evento|Concerto
Sito Web
Organizzazione
Associazione Musicale A. Corelli
Artista
Al violino solista Renato Bonaccini e al pianoforte Cristina Bonaccini che eseguono musiche di Beethoven, Leclair, Dvorak, De Sarasate, Monti. Al flauto Andrea Montefoschi e al pianoforte Michele d’Ambrosio eseguono musiche di Haydn, Beethoven, Schub...

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