Il Re di Roma

Autore: da Charles-Joseph Bosio (1768-1845 )
Datazione: riproduzione novecentesca
Collocazione: IV Sala
Tecnica e materiali: bronzo
Dimensioni: h. 24x l.68 x prof. 34,5 cm
Provenienza:
Soggetto iconografico:
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Descrizione

La scultura ritrae il figlio di Napoleone a grandezza naturale. Il neonato è disteso sulla schiena e adagiato su un materasso coperto da un lenzuolo con la testa poggiata su un morbido cuscino.

Il corpo robusto del piccolo è rappresentato con naturalezza: il braccio destro disteso è adagiato poco distante dal fianco, mentre quello sinistro, leggermente piegato, solleva un lembo del lenzuolo stringendolo tra le dita, poggiate lateralmente all’altezza dell’inguine. Un leggero movimento interessa anche le gambe: quella sinistra è distesa con il piede rivolto in alto, la destra piegata, a formare un angolo retto, sembra abbandonata su quella sinistra, con il piede completamente poggiato sul materasso.

L’infante ha un'espressione serena, la sua testa è leggermente inclinata verso destra e il suo viso presenta guance tondeggianti: ha gli occhi aperti, il naso piccolo, il mento leggermente pronunciato e la bocca abbozza un sorriso, mentre i corti capelli sono divisi in morbide ciocche.

Il capo è come incorniciato da una corona di alloro - che, al centro, nella parte superiore è completata da una stella- ricamata sul cuscino, su cui negli angoli sono inseriti rispettivamente quattro api, simbolo araldico della famiglia Bonaparte.

Notizie storico-critiche

L’opera è una copia, tratta da un originale in marmo di Charles-Joseph Bosio, che venne fusa in bronzo nel 1934.

Il soggetto rientra nella ritrattistica ufficiale legata all’immagine del primogenito della coppia imperiale, Napoleone Francesco Carlo Giuseppe, nato nel 1811, un anno dopo il matrimonio di Napoleone con Maria Luisa , figlia di Francesco I d’Asburgo Lorena e di Maria Teresa, figlia di Ferdinando IV Re di Napoli. Proprio per questo lo scultore sembra aver voluto, accentuando alcuni tratti del volto del neonato, evidenziarne forzatamente la somiglianza con il padre.

Il giovane erede, subito insignito della carica onorifica di re di Roma (titolo scelto dall’Imperatore per sottolineare i suoi piani egemonici che hanno portato all’annessione nel 1810 dello Stato Pontificio all’Impero), trascorre in Francia solo i primi anni di vita. Alla caduta dell’Impero, mentre la madre si occupa del governo del Ducato di Parma, viene affidato alle cure del nonno paterno ed esiliato in Austria, dove trascorre il resto della sua vita, considerandosi un austriaco e declinando tutte le richieste dei Bonaparte italiani che lo avrebbero voluto alla guida del partito bonapartista. Breve fu la sua vita: nel 1832 , all’età di ventuno anni, muore di tisi.

Molte le immagini (disegni, dipinti, medaglie) che lo ritraggono, alcune volte anche insieme all’Imperatore, soprattutto a scopo propagandistico, indispensabili a Napoleone per consolidare e dare continuità al suo progetto imperiale.