Zenaide e Carlotta Bonaparte

Autore: Jacques-Louis David (1748-1825)
Datazione: 1821
Collocazione: IX Sala
Tecnica e materiali: olio su tela
Dimensioni: 97x h.130 cm
Provenienza:
Soggetto iconografico:
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Descrizione

Nel dipinto, di formato rettangolare con sviluppo verticale, sono ritratte Zenaide e Carlotta, figlie di Giuseppe Bonaparte, sedute su un divano intente a leggere una lettera del padre inviata da Filadelfia, dove si era rifugiato a seguito della caduta dell’Impero.

Le due figure, che occupano gran parte dello spazio pittorico, sono raffigurate di tre quarti, una accanto all’altra, con i corpi leggermente rivolti verso destra.

Del divano si possono apprezzare i bordi in legno dorato finemente decorati con motivi a volute, la tappezzeria rossa punteggiata di api e l’alta spalliera, il cui lato superiore diventa una linea che taglia la composizione quasi a metà.

In primissimo piano Zenaide, più grande di un anno, con il braccio sinistro circonda le spalle della sorella, alla quale porge, allungando il braccio sinistro, la lettera che ha in mano. La fanciulla ha un viso tondeggiante dalle guance tornite con lineamenti piuttosto delicati: gli occhi piccoli e scuri, che guardano lo spettatore, il naso lungo e diritto che sembra sfiorare le labbra così sottili, che appaiono come serrate. Zenaide ha un’acconciatura curata: i suoi capelli neri corvino, divisi da una scriminatura centrale, si sciolgono ai lati del viso in leggeri riccioli, che le sfiorano le tempie e coprono le piccole orecchie, mentre la sommità del capo è ornata da un prezioso diadema in oro formato da cammei e perle incastonate.

La giovane donna indossa un abito nero tagliato sotto il seno e arricchito da un pizzo leggero che orna l’ampia scollatura ovale e l’orlo delle corte maniche con piccolo sbuffo. Un dettaglio di gran moda è la piccola sciarpa a righe di vari colore (giallo, verde, bianco e rosso), orlata con una piccola frangia, poggiata sul braccio sinistro, ben tornito, di Zenaide; un altro scialle più ampio di un intenso colore rosso con un piccolo bordo ricamato in nero e oro scende ai lati della figura drappeggiandosi scompostamente sul divano.

In un piano leggermente più arretrato, è Carlotta, che con il braccio sinistro cinge Zenaide, fino a toccarle con la mano il fianco sinistro, mentre tiene la destra adagiata sulle gambe. Il viso, magro e allungato, leggermente inclinato a sinistra, è caratterizzato dalla spigolosità del mento, dalla linea sottile del naso, della bocca e dagli occhi scuri, anch’essi rivolti in direzione dello spettatore. Anche Carlotta ha una raffinata acconciatura ornata da un diadema, simile a quella della sorella. L’abito in raso di un brillante colore azzurro, con una cintura stretta sotto il seno, appare più castigato: le maniche sono lunghe con in alto un piccolo sbuffo, e al posto della scollatura un’ampia gorgiera in merletto bianco.

Un’intensa luce illumina frontalmente le due figure mentre nello sfondo, ridotto ad una uniforme parete colore verde scuro, la luminosità si attenua.

Notizie storico-critiche

Il dipinto è una delle due repliche realizzate dal famoso pittore Jacques-Louis David, di cui l’altra, che differisce dalla prima per le croci sul divano al posto delle api, è conservata al Museo di Tolone, mentre l’originale, che faceva parte della collezione Roccagiovine, attualmente si trova al Paul Getty Museum di Malibu.

L’opera è stata realizzata a Bruxelles, dove David, dopo la Restaurazione, era andato in esilio e aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita. Nella città svizzera ebbe modo di frequentare la moglie e le due figlie di Giuseppe Bonaparte, che vi soggiornarono per un periodo senza il padre Giuseppe Bonaparte che dal 1817 si era trasferito in America, come viene ricordato anche dalla lettera che Zenaide legge alla sorella.

L’artista, protagonista del rinnovamento neoclassico europeo, che nel 1804 divenne il primo pittore di corte dell’ Imperatore, celebrando nei suoi dipinti (“Napoleone valica il San Bernardo”,1801 e “L'incoronazione di Napoleone”, 1808) le sue gesta eroiche, in questo dipinto adotta uno stile “quasi romantico”, recuperando un’immagine di l’intimità domestica senza trascurare di cogliere nei ritratti l’acutezza psicologica e nell’abbigliamento alla moda una ricercata eleganza.

Diversa la storia privata delle due sorelle, entrambe costrette a sposare due cugini secondo le volontà di Napoleone, che trascorsero in esilio quasi tutta la vita: da Francoforte, a Bruxelles per poi giungere stabilmente in Italia.

Zenaide (1801-1854) condusse un’esistenza lunga e serena a Roma con il marito Carlo Luciano, primogenito di Luciano Bonaparte, con cui si unì in matrimonio nel 1822 a Bruxelles e da cui ebbe ben dodici figli. Da Luciano, nominato principe di Canino, deriva il ramo romano della famiglia Bonaparte, i cui numerosi figli si sposarono con membri dell’aristocrazia romana: Del Gallo di Roccagiovine, Primoli, Campello, Gabrieli e Ruspoli .

Carlotta (1802-1839) sposò nel 1826 il figlio di Luigi Napoleone, Napoleone Luigi, del quale rimase ben presto vedova, in quanto morì a Forlì per una malattia contratta partecipando ai moti insurrezionali carbonari. La vita di Carlotta, trascorsa prevalentemente a Firenze, è caratterizzata dalla grande passione per l’arte e per la letteratura. Nella città Toscana costituì un salotto letterario che ospitò, tra le molte personalità della cultura, anche Giacomo Leopardi, con conobbe nel 1831. Disegnò e dipinse durante tutta la sua esistenza ed ebbe come insegnati per la grafica Louis-Leopold Robert e per la pittura da Jacques-Louis David. All’età di trentasei anni a Sarzana, durante un viaggio, a causa di una difficile gravidanza muore insieme al bambino di cui è rimasta sempre sconosciuta l’identità del padre.