Architettura dell’edificio: le facciate

L’edificio è a pianta rettangolare e si sviluppa su tre piani. Un lato breve si affaccia su piazza di Ponte Umberto I, prospiciente i muraglioni di Lungotevere, i due lati lunghi si sviluppa su via Giuseppe Zanardelli, e su via dei Soldati in prossimità dell’antica via dell’Orso, infine l’ultimo lato è inglobato nel complesso adiacente.

La facciata su via Zanardelli è formata da due corpi di fabbrica identici collegati da una raffinata loggia (ispirata alla Farnesina ai Baullari, sede del Museo Barracco), costituita da tre arcate, sostenuta da quattro colonne di granito grigio completate da capitelli in marmo bianco ispirati allo stile dorico, poggiate su alti basamenti in travertino. Le colonne servono a sorreggere la terrazza, delimitata da una balaustra, che termina all’altezza del primo marcapiano, interrotta da basi, collocate in corrispondenza delle sottostanti colonne, su cui sono poste quattro statue di figure femminili. Arretrato, rispetto alle facciate dei due edifici adiacenti, è il prospetto della costruzione che si affaccia sulla terrazza.

La facciata del corpo di fabbrica posto sulla sinistra della loggia è formato in basso da un’alta zoccolatura in bugnato, da tre grandi finestre con cornice e trabeazioni disposte per ogni piano, suddiviso da marcapiani, e alla sommità un cornicione aggettante, impostazione che si ripete, sulla facciata del corpo di fabbrica collocato sulla destra.

Quest’ultimo presenta: un prolungamento in cui due file di bugne verticali, che corrono per l’intera altezza dell’edificio, delimitano uno spazio scandito rispettivamente da una finestra per piano; seguito da una struttura architettonica in chiusura, posta all’angolo, costituita da tre serliane sovrapposte: ossia una finestra suddivisa in tre aperture delimitate da quattro colonne, poggiate su un unico basamento: al centro sormontata da un arco a tutto sesto, e ai due lati rispettivamente da due trabeazioni; unica eccezione è quella del terzo piano in cui l’arco centrale è sostituito da una trabeazione.

Sul lato prospiciente piazza di Ponte Umberto I – che al pianterreno ospita attualmente l’ingresso principale del Museo – sull’angolo destro si ripete il medesimo impianto architettonico delle serliane. Nella parte restante della facciata si ripropongono tre finestre per ciascun piano, di cui quella centrale del secondo piano trasformata in porta-finestra preceduta da un piccolo balcone con ringhiera in ferro e al terzo piano da una serliana simmetrica a quella angolare, collocata sullo stesso piano.

Ogni elemento architettonico-decorativo è realizzato in travertino, mentre la superficie muraria è in laterizio.

Della facciata originaria su piazza dell’Orso, oggi via dei Soldati, restano alcune preesistenze (l’antico ingresso e sulle pareti numerosi frammenti di antiche sculture), conservate per volontà del conte Giuseppe Primoli, e attualmente visibili nel cortile del Palazzo.