Sala I

La I Sala, anticamente adibita a Salon dei ricevimenti, è dedicata alla figura del condottiero Napoleone. Si tratta di un grande ambiente, caratterizzato da due ampie finestre disposte sul lato sinistro. Alle pareti sono esposti ritratti dell’Imperatore e di alcuni membri della sua famiglia, mentre nelle vetrine – sul lato destro della sala - si trovano importanti collezioni di arti decorative: miniature, cere, gioielli, porcellane. Di grande rilievo anche il salotto, collocato a destra della porta d’ingresso, realizzato alla fine del Settecento dalla manifattura parigina Jacob Frères, proviene dal cabinet de travail del Primo Console Napoleone nel castello di Saint-Cloud, nei pressi di Parigi.

Sulla parete sinistra domina la grande immagine di Napoleone a cavallo durante la battaglia di Wagram con accanto il dipinto, che ritrae il fratello Luigi, nominato re d’Olanda, insieme al figlio maggiore Napoleone Luigi, realizzato da Jean-Baptiste Wicar (1762 1834) e quello di Luciano, realizzato da François-Xavier Fabre (1766-1837), unico tra i fratelli di Napoleone a non rivestire incarichi politici durante l’Impero, capostipite del ramo romano della famiglia (LINK collegamento schede sculture Marin). Sulla parete destra i ritratti di Letizia Ramolino e Josephine de Beaurnheis, rispettivamente madre e prima moglie di Napoleone, realizzati da Robert Lefèvre (1756 - 1830).

Il grande ambiente, che comunicala con la II Sala, separata da una bassa balaustra in marmo, presenta sulla parete di fondo, il grande ritratto di Elisa, sorella di Napoleone e granduchessa di Toscana, dipinto da François Gérard (1770 –1837) e , sulla destra, accanto alla porta d’ingresso alla terza sala, quello del marito, il militare còrso di origine genovese Felice Baciocchi. Sulle consolle sono esposti quattro candelabri in bronzo, che la tradizione vuole realizzati nell’atelier parigino di Pierre-Philippe Thomire (1751–1843) e destinati a decorare le sale del Quirinale in occasione dell’arrivo a Roma di Napoleone; e l’orologio ottocentesco a pendola denominato “Urania”, nome ripreso dalla musa dell’astronomia che vi è raffigurata, realizzato dalla manifattura di Sévres e donato da Napoleone al Conte Regnault de Saint-Jean-d’Angely.